"La fabbrica dei corpi", Héloïse Chochois

Una graphic novel sulla storia delle amputazioni e delle protesi, dagli antichi Egizi e il medioevo fino al possibile futuro. Tra tavole e approfondimenti medici, curiosità storiche e riflessioni filosofiche, "La fabbrica dei corpi. Dalle prime protesi all'umanità aumentata" (Bao Publishing, 2018) di Héloïse Chochois approfondisce tutti questi aspetti con belle illustrazioni e un po' di ironia. 

Il libro racconta la storia di un ragazzo che, a causa di un incidente in moto, si vede amputare un braccio. Mentre scopre come vivere la sua nuova vita, viene accompagnato dal medico e chirurgo francese Ambroise Paré (1510-1590) alla scoperta di come si effettua un'amputazione (splatter!), dei progressi nella storia di amputazioni e protesi (e il loro legame con le grandi guerre), del perché del fenomeno dell'arto fantasma (quello per cui gli amputati possono sentire dolore alle parti perse, come se le avessero ancora) e delle implicazioni del transumanesimo (cosa comporterà passare da tecnologie che ci consentono di ripristinare funzioni perse ad avere strumenti che ci danno poteri ulteriori?). 

A mio parere, una lettura molto interessante, soprattutto per quanto riguarda le tavole mediche, la storia muta del personaggio che affronta le difficoltà pratiche e psicologiche dell'aver perso un braccio, e l'ultima parte, quella più fantascientifica. Non so a chi potrebbe interessare, forse a studenti di medicina oltre che di pazzi come me, ma a mio parere vale la pena acquistarlo.